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Quello che ci diremo qui, rimarrà fra noi.

2021-04-06 11:57

Salvatore D\'Angelo

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Quello che ci diremo qui, rimarrà fra noi.

Tu o qualcuno che conosci vorreste parlare con uno psicologo, ma siete preoccupati per la vostra privacy? Leggi e fai leggere questo articolo.

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Forse non tutti sanno che quello che viene detto nello studio di uno psicologo, resta nello studio dello psicologo.

È un aspetto del mio lavoro a cui tengo molto e che curo particolarmente: eccetto alcune specifiche disposizioni di legge, che riguardano il venire a conoscenza di alcuni reati gravi, per cui vi è l'obbligo di denuncia, qualsiasi cosa i miei pazienti mi raccontano resta fra me e loro.

 

Sono diversi i motivi per cui le persone possono desiderare che qualche aspetto della loro vita, o dei loro pensieri, resti segreto. A volte si tratta di episodi o pensieri che generano imbarazzo, altre volte di cose che se si venissero a sapere farebbero star male una persona a cui si vuol bene, altre volte ancora si vuole evitare che chi ci vuole bene vada in allarme per noi e, seppur con l'intenzione di farci del bene, finisca per inondarci con le sue preoccupazioni.

Al di là di quanto io possa essere d'accordo o meno con le motivazioni che spingono a voler mantenere la riservatezza su certi aspetti, il rispetto per la privacy da parte mia è totale.

Ad esempio, posso pensare che non ci sia niente di male a che si venga a sapere di un certo episodio della vita del paziente, e che nessuno si offenderebbe in tal caso, ma non mi permetterei mai di rivelarlo a chicchessia senza la sua approvazione esplicita.

Alcuni pazienti non vogliono neanche che si venga a sapere che stanno seguendo un percorso psicologico, magari per timore di essere considerati deboli, matti o in qualche misura sbagliati, inadatti. Anche in questo caso, sebbene personalmente ritengo che chi si rivolge ad uno psicologo stia facendo qualcosa per se stesso, per vivere meglio e per risolvere delle difficoltà con cui sta avendo a che fare, la mia priorità è fare di tutto per tutelare la loro privacy, senza giudicare mai i miei pazienti per questo.

L'unica necessaria eccezione, riguarda il caso di minorenni che, per legge, non posso seguire senza aver ottenuto il consenso scritto da entrambi i genitori.

D'altra parte, quando un minore si rivolge a me per avere aiuto, sono solito coinvolgere i genitori nel percorso: credo che la difficoltà di un giovane che vive sotto lo stesso tetto dei suoi genitori, sia in qualche modo connessa anche con quello che vivono questi ultimi, e coinvolgere tutto il nucleo familiare sia una grande opportunità per migliorare il benessere di tutti; i genitori possono essere di grande aiuto nel risolvere determinate situazioni di sofferenza dei loro figli.

Di solito, in questi casi, mi avvalgo della collaborazione di una terapeuta formata specificamente nel lavoro con le famiglie, insieme alla quale conduco i colloqui dedicati a tutto il nucleo familiare, mentre il grosso degli incontri vengono svolti da me, singolarmente, con il minore. Anche in questi casi, tuttavia, il rispetto per la riservatezza del giovane è al primo posto. Qualsiasi cosa il ragazzo, o la ragazza, può rivelarmi (a parte le eccezioni già menzionate) resta fra noi, a meno che non sia il paziente stesso a voler parlare di qualcosa con la famiglia. Le preoccupazioni dei genitori sono assolutamente legittime – ed anche per questo sono solito fornire loro uno spazio apposito - ma i ragazzi hanno il diritto di avere uno spazio personale in cui potersi esprimere liberamente, senza alcun timore di incorrere in difficoltà legate al giudizio dei genitori.

 

Altre volte, accade che coppie in crisi si rivolgano a me per ritrovare una serenità che sembra persa. Anche in questo caso, mi avvalgo della collaborazione di un'altra terapeuta, in modo da poter fornire anche uno spazio individuale ai due membri della coppia, in cui andare ad esplorare, in tutta riservatezza, degli aspetti che non si vogliono rivelare al partner.

Sebbene ci possano essere dei temi che, visti anche insieme al partner, possono migliorare la vita di coppia, questi non verranno affrontati in quel contesto a meno che il paziente non sia d'accordo.

 

Avevi mai pensato di poter avere uno spazio tutto tuo, in cui riflettere su cosa ti accade, senza giudizi, ed in totale sicurezza e privacy?

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