Ma dove sono le emozioni? La risposta sembrerebbe banale a un primo sguardo, ma in realtà la situazione è un po’ più complessa: andiamo a vedere perché.

Le emozioni sono la risposta di tutto il nostro organismo ad uno stimolo che ci attiva. In parole semplici, il corpo e la mente collaborano nel dare un significato a ciò che ci accade. Se, per esempio, un leone entrasse nella nostra stanza, il nostro corpo si preparerebbe immediatamente per reagire nel modo migliore: il cuore aumenterebbe il proprio battito, ed il respiro si farebbe più rapido, in modo da portare più ossigeno, attraverso il sangue, a tutto il corpo, che sarebbe così pronto per scappare o, se non ci sono vie di fuga, per lottare. Questo è un meccanismo geneticamente determinato: di fronte a precise caratteristiche di alcuni stimoli ambientali (il leone, percepito come un pericolo), il nostro corpo reagisce nel modo descritto aumentando le probabilità di farci sopravvivere. E’ solo in un secondo momento che diamo un nome all’insieme delle sensazioni che avvertiamo nel corpo, e che etichettiamo quell’insieme di avvenimenti somatici come "paura". Processi simili sono in gioco per tutte le altre emozioni, che condividono di fondo un’utilità evolutiva: sono tutte state utili, o lo sono ancora, per la sopravvivenza.
La cosa più interessante è che alcune reazioni fisiologiche sono molto simili per emozioni diverse: cosa ci fa distinguere, ad esempio, l’accelerazione del battito cardiaco in presenza di una persona di cui siamo innamorati, dall’attivazione descritta in presenza di un predatore? E’ qui che entra in gioco la valutazione percettivo-cognitiva delle condizioni esterne: denominiamo "amore" una determinata reazione fisiologica, e "paura" un’altra, a seconda del contesto nel quale ci troviamo. Non sempre questo processo è senza ostacoli: a volte non riusciamo andare un nome appropriato all’emozione che stiamo vivendo, non la riconosciamo, con conseguenze comportamentali e relazionali a volte disastrose. Ad esempio, riferendoci alle emozioni descritte, a quanti è capitato di trovarsi con una persona da cui eravamo attratti, sentire un’attivazione corporea, che automaticamente abbiamo etichettato come "ansia"?
Non è quindi così facile dare una risposta alla domanda iniziale: le emozioni sono dentro di noi, in quanto corrispondono a dei precisi stati fisici, ma anche fuori, visto che le differenziamo a partire dal contesto. Allo stesso modo sono nel corpo, perché è proprio nel corpo che hanno luogo le sensazioni somatiche descritte, e nella mente, dato che è lì che avviene l’attribuzione di un significato piuttosto che di un altro.
Prova ad esplorare le tue emozioni:
Sapresti distinguere le reazioni fisiologiche alla base dei tuoi stati emotivi?
Ti è mai capitato di provare delle emozioni poco coerenti rispetto al contesto in cui le provavi?
Ci sono delle situazioni in cui, come reazione ad uno stato emotivo, vorresti mettere in atto dei comportamenti che poi si rivelerebbero dannosi per te? Se sì, riesci ad evitarli? Come fai?